FOLK STONE LYRICS
album: "Il Confine" (2012)
1. Il Confine2. Nebbie
3. Omnia Fert Aetas
4. Non Sarò Mai
5. Luna
6. Anomalus
7. Storia Qualunque
8. Frammenti
9. Lontano Dal Niente
10. Ombre Di Silenzio
11. Simone Pianetti
12. C'è Un Re
13. Grige Maree
1. Il Confine
In preda al ricordo di mille parole
Maledizioni al vento
Sguardi confusi accecati dal Sole
Una valle scordata persino dal tempo
Là dove il confine incontra il tramonto
Riposano inermi lo schiavo e il tiranno
Vicini in un sonno di eterna distanza
“Sordi sospiri che d’improvviso affrontano
Frastuono d’ipocrisia
Lenta la mente trama il declino dell’essere
Deride, inganna la via”
Antica rivalità
Istinto e Civiltà
Tracciate nei solchi di rughe e miseria
Tradizioni oscure
Persi nel lento scandire dei giorni
Riflessi d’usanze che celan timore
Le arti lontane…passi ed ere
Ritraggono istanti di eclissi ed albori
Illuse di dar vita ad un eco incessante
“Sordi sospiri che d’improvviso affrontano
Frastuono d’ipocrisia
Lenta la mente trama il declino dell’essere
Deride, inganna la via”
Antica rivalità
Istinto e civiltà
Non giungono a me
Resti d’immortalità
Ma vite comuni che
Storia hanno scritto col sangue
2. Nebbie
Sopra sguardi tu condanni
Il mio sdegno sara’ la tua ombra
Immerso in eterni momenti d’inquietudine
Dai bassifondi della mia mente sconvolgo la realtà
“Non parlar
Se del mio profondo non sai
Irae indulgere
Il saggio non e’ giudice
Se ancor non conosce i miei perchè
Tu vorrai
Ma nel tuo inganno tu non mi avrai”
Nebbie sovrastano le mie città
Le assolute verità che mai indosserò
Se i miei cupi silenzi capir non puoi
Sul mio viso un sorriso s’ accende
Ma e’ ironica follia
“Non parlar
Se del mio profondo non sai
Irae indulgere
Il saggio non e’ giudice
Se ancor non conosce i miei perchè
Tu vorrai
Ma nel tuo inganno tu non mi avrai
Irae indulgere
Tu saggio non sei giudice
Perchè non saprai mai…di me!”
3. Omnia Fert Aetas
Storia che ha inizio ma una fine non ha
Nato in un angolo di mondo io fui
Son figlio di luoghi e di giorni effimeri
Di volti e delle voci e dei profumi che le notti portavano a me
Omnia fert aetas
Nomen est omen
Su strade colme o vuote e’ il mio spettacolo
Erro e dimoro ovunque e da nessuno sto
Compagni di viaggio il sogno condividono
Bicchiere colmo passo un’altra storia di raminghi, artisti raccontero’
Omnia fert aetas
Nomen est omen
Moto apparente delle cose inutili
Cambiano vorticosi stati d’animo
Un relativo punto fermo io non ho
Le ore sempre cantano di stagioni e di domande senza una replica
Omnia fert aetas
Nomen est omen
Sorte mi affida un posto fortuito
Senza sapere quando lo pretendera’
Cosi’ bevo un sorso di ogni breve attimo
Senza esitare sguardi nei miei ricordi imprimo un’altra storia mi attende gia’
Omnia fert aetas
Nomen est omen
“Tempo è una retta via
Che si chiude in un cerchio e và
Verso idea d’infinito io scivolai
Certo che tutto andrà
Senza me”
4. Non Sarò Mai
Lascio a tutti i benpensanti la mia integrità
Sociale morale psichica
Tutta la vostra politica
Critici di vario strato bigotti di ogni età
Non mi lascio intrappolare dalla vostra stupidità
Pago il pedaggio ai confini dell’oltraggio
“Non saro’ mai
Schiavo del facile
Non avro’ mai…
Non saro’ mai
Schiavo del facile
Non avro’ mai
Un pensiero comune da rispettare”
Qualunquismo universale te sceglierà
Tieniti sempre stretta la tua tranquillità
Dubbi ed incertezze non ti chiedo mai
Tu sei qua per divertire la musica non fa pensar
Rompo lo schema brucio la mia scena
Rit.
Su collari di pietra scolpito il mio nome non ho
Da una prigionia illusoria fuggiasco io sono e sarò
Rit.
5. Luna
S-ciarös de lüna, sberlüs de stele
S’encanta l’aria, se sliga ‘l vent
Sgörles le foìe, sömèa ca i löcia
Fregòi de éta, falìe d’arzent
“A s’va par ol senter, i pas arent al cör
S’engropa ‘po la us, s’entorcia fò i penser
Ma resta amò l’amur, l’amur al stanta a mör
I pas sopra ‘l senter, i pas arent al to cör”
La noc serena la te cunsula
L’anima ‘n pena con tanta pas
E ‘l sonc ca regna despus ai frassen
Te smorsa l’ansia ca ve de lons
Rit.
La val sbasìda la nina ‘l sère
Sciarös de luna, sberlus de stele
E lu ‘l refiada ‘n de la so cüna
Sberlüs de stele, sciarös de luna
Rit.
6. Anomalus
[Instrumental]
7. Storia Qualunque
Nell’ordinario stato dell’impulso a sopravvivere
Su un filo in equilibrio il fine è non cadere mai
Al mio dovere dedico più intensa parte di energia
Per regalare ai vertici controllo apparente
Conoscenza non può
Esser plagiata se vedrà
In intrecci e bugie
Le vie d’uscita scomode
“Non mi fermerò
Nel flusso degli eventi che
La mia storia segna come tante
Reinventerò
Cercando in ogni angolo
Nuove regole”
Ammaestrati a credere che esista una retta via
Attenti al peccato che il perdono è irraggiungibile!
Rapito da un libro che ha vite, commenti e facce altrui
Umore condividerò mentre io osservo gli altri..
Ora il vuoto non è
Ritaglio nella frenesia
Ma riflesso che dà
Sopito impulso a vivere
Evadere conformita’ anonime
Per non lasciarsi assalire dagli anni
Se travolto sarò
Da esitazioni ed ansietà
So che ripartirò
Dalla mia trama solita
Rit.
8. Frammenti
Scivola… Rancore immemore
Evoca… Pensieri lividi di ambiguità
Restano i frammenti
Implosi in momenti bui
Solo… Riflessi porpora
Dal presente cancellerò
“Se immensa vastità
Spezza simmetrie
Chiuso in trappole
Non dimentico”
Distruggo la mia viltà
Orgoglio scomodo io placherò
Creo veli di fumo
Dal mondo mi isolo
Dubbio… Io ti lacererò
Strappo via la mia identità
“Se immensa vastità
Spezza simmetrie
Chiuso in trappole
Non dimentico
Le luci spente già
In gelide foschie
Nel fuoco mio arderò
Niente e’ stabile”
9. Lontano Dal Niente
Non lascio che la noia impugni la realtà
Lo scorrere implacabile del tempo mio
Vedrà…da solo i ricordi
Che dal passato emergono e confondono le idee
Forte…grido..e inizio a scendere
Mi sveglio dal torpore che l’inerzia un dì creò
Forte…impugno ed affondo dentro me
L’equilibrio mio
“Lontano dal niente
Da vane abitudini
Perse in me
Distanze infinite crollano
Confini s’aprono
Solo a stento
Dentro me”
Respiro mio s’affanna fugge l’attimo
A specchi d’illusioni affido l’anima
Guardo…nascosto e’ il divenire
Nel limbo dell’indifferenza sguardo non cadrà
Dolce sfida agli occhi miei sarà
Distruggo il sapore di paure inutili
Dolce…sconfitta io ti annegherò
Nel mio essere
Rit.
10. Ombre Di Silenzio
Lascio che
Il silenzio mi trasporti via
Ombra che sola fugge nella poesia
Guardo io
Nostalgia sei mia
Sento ora sangue vivo in una fantasia
Tu… Morte
Amica mia
Specchio del passato torni alla follia
Ridi di quest’età
Ridi della verità
Ridi della mia vita delle mie povertà
“Figlia del tempo toglimi da qua
Fuori dai miei sbagli, le mie ingenuità
Figlia del tempo toglimi da qua”
Spazi che
L’esistenza cela dietro l’armonia
Oscura la Natura, oscura la mia via
Fermo qua
In una finta allegria
Inciampo nel tuo sguardo sento la tua compagnia
Rit.
11. Simone Pianetti
Partito dai miei monti
Lontano dalle genti
Il nuovo continente mi cambiò
Tra i libri e nelle strade
Con nuove idee lottavo
I miei orizzonti si schiusero
“Come un falco sulla preda
La morte sfidai
Per chi la mia dignità ha rubato
Io non conosco pietà”
Tonache nere e drappi
Distrussero i miei giorni
Scambiati ciecamente per pazzia
Gli amici miei lontani
Accanto ho solo vili
Nella taverna di Belial
Rit.
Senza padroni nè un dio
Rifugio i monti saran
Orme di una vendetta in attesa
Con ferro e fuoco vi sfido
Un nuovo inizio di vita
La mia giustizia farò
“Come un falco sulla preda
La morte sfidai
A chi la mia dignità ha rubato
Grido -Non mi avrete mai!-”
Tu nei racconti vivi
Leggenda è diventata
Immersa nella nostalgia che fu
Tu che cammini ancora
Nascosto tra le cime
A respirar la tua libertà
12. C'è Un Re
[originally by Nomadi]
Mentre il fucile urla fuoco tutto il giorno
volano avvoltoi nel cielo blu attorno,
avanza il battaglione, brilla il ferro e l'ottone,
e cadono sull'erba mille bravi cittadini.
C'è un re, c'è un re
che non vuol vedere,
c'è un re, c'è un re
che non vuol sapere.
Mentre il cannone lancia lampi nel cielo,
rullano tamburi incalzano zampogne,
insieme nella polvere, sangue e sudore,
e cadono sull'erba mille bravi contadini.
C'è un re, c'è un re
che non vuol vedere,
c'è un re, c'è un re
che non vuol sapere.
C'è un re che dorme rapito dalle rose,
non si sveglia nemmeno quando madri silenziose
unite nel dolore a giovani spose,
gli mostrano un anello con inciso sopra un nome.
C'è un re, c'è un re,
che non scende dal trono,
c'è un re, c'è un re
che non fa nessun dono.
C'è un re, c'è un re
che non scende dal trono,
c'è un re, c'è un re
che non fa l'ultimo dono.
13. Grige Maree
Terra s’alza con forti fremiti
Crollano solide realtà
Le rovine delle perse città
Il progresso che mai vedrò
Incantano luci e immagini
Intorno…offuscano tristi idealità fragili
“Soffoca l’aria intorno a me
Acqua veleno mio berrà
Sommersi da grigie maree
Seguendo un senso che non c’è”
Preda ingiusta del tempo instabile
Sono i perenni ghiacciai
L’oro nero ormai
Compra e venderà
Vita e morte di un’epoca
Celano possibilità
Nuove… Opprimono solo povertà deboli
Rit.
Ora cadono eroi e martiri
Spreco solo le mie utopie
Cieli e terre si confondono
Frantumando ogni idea
Lore ‒ Bagpipes, Bombard, Flute, Vocals
Roberta ‒ Bagpipes, Bombaurd, Vocals
Maurizio ‒ Bagpipes, Citern, Woodwind instruments, Guitars
Andrea ‒ Bagpipes, Percussions, Vocals
Matteo ‒ Bagpipes, Vocals
Edo ‒ Drums
Federico Maffei ‒ Bass
Walter Franchi ‒ Guitars
Silvia Bonino ‒ Harp, Tambourine, Percussions
Roberta ‒ Bagpipes, Bombaurd, Vocals
Maurizio ‒ Bagpipes, Citern, Woodwind instruments, Guitars
Andrea ‒ Bagpipes, Percussions, Vocals
Matteo ‒ Bagpipes, Vocals
Edo ‒ Drums
Federico Maffei ‒ Bass
Walter Franchi ‒ Guitars
Silvia Bonino ‒ Harp, Tambourine, Percussions
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