FOLK STONE LYRICS
album: "Oltre... L'abisso" (2014)
1. In Caduta Libera2. Prua Contro Il Nulla
3. La Tredicesima Ora
4. Mercanti Anonimi
5. Respiro Avido
6. Manifesto Sbiadito
7. Le Voci Della Sera
8. Nella Mia Fossa
9. Fuori Sincronia
10. Soffio Di Attimi
11. L'ultima Notte
12. Ruggine
13. Tex
14. Oltre... L'abisso
1. In Caduta Libera
Chiudo gli occhi e non voglio più comprendere
ho sprecato decisioni inutilmente
vivo ora un disincanto implacabile
ogni promessa si dissolve tra le mani
Sola e mera sconvolgente disumanità
è quello che rimane ormai della pietà
raccoglie il mondo infinita ingiustizia e tu
stai lì fermo a trasudare indifferenza
Con le vostre inutili fobie
sedatemi e legate la mia moralità
viaggia il mio pensiero esile
che salta e sempre resterà
in caduta libera
Distillati di terrore lenti avvolgono
la mia fragile coscienza rea confessa
ma io immerso in trame di possibilità
a volto scoperto cerco di reagire
Con le vostre inutili fobie
sedatemi e legate la mia moralità
lotta il mio pensiero indocile
che salta e resta in caduta libera
Scelgo! Ogni momento smuove l'aria attorno a me
in un secondo io stravolgo l'ordine
nessun custode indiscusso della verità
nella mia farsa da teatrante senza fine
Con le vostre inutili fobie
sedatemi e legate la mia moralità
lotta il mio pensiero indocile
che salta e resta in caduta libera
2. Prua Contro Il Nulla
Giorni neri senz’armonia
giorni scuri persi in avaria
m’alzerò
tra stupide idiozie
ferirò
l’orgoglio che mi schiaccia
non ho una strategia
scorre con me lo sprezzante brivido del caos
Sempre allo sbando
vento in poppa, prua contro il nulla
la mia nave ha perso la sua rotta
libero di solcare i sette mari
sfido la mia sorte
Le mie ore scrutano
l’orizzonte degli eventi miei
sconterò
la pena di ogni giorno
rischierò…
passione strugge e logora
può diventar pazzia
ti inebria e si trasforma in sublime poesia
Dentro la tempesta resto solo…
Sempre allo sbando
vento in poppa, prua contro il nulla
la mia nave ha perso la sua rotta
libero di solcare i sette mari
sfido la mia sorte
3. La Tredicesima Ora
Stretto contatto, sono il ghigno di un sarcasmo non vero
io nel mio stato scaltro vedo decadenza
e porto via sapere e delusione, collera sopita
seguo da lontano gli eventi
mi chiedo se mai ci sarà un cambiamento… dalle radici
Resto un punto in un libro
del nome mio non v’è fama né gloria
il mio passaggio segreto e nobile
resterà nella storia
Ricordi affiorano ma alla tredicesima ora
paura lascia posto ad una calma strana
è come se fossi alla mia fine, resto indifferente
distante da quegli anni pesanti
rischiavo la vita per un ideale… non negherò
Resto un punto in un libro
del nome mio non v’è fama né gloria
il mio passaggio segreto e nobile
resterà nella storia
Sotto alla mia collina, sola per l’eternità…
Resto un punto in un libro
del nome mio non v’è fama né gloria
il mio passaggio segreto e nobile
resterà nella storia
Crolla ogni credo e certezza
donna dal grande coraggio sincero
s’intreccia il tuo spirito con il presente che
sicurezza non dà
Resti un punto in un libro
del nome tuo non v’è fama né gloria
il tuo passaggio segreto e nobile
resterà nella storia
4. Mercanti Anonimi
Tra le dita una matita spezzata
pacata è la foschia
impaziente ho ceduto ai migliori la mia retta via
nella notte ad occhi aperti il mio volo onirico
lo rinchiudo in quel che chiedo e che tu non capirai
Le correnti d'autunno e il Generale Inverno creano
un fascino eterno, indefinibile
i miei versi imperfetti ispirerà
Intenso il sapore in ogni via
ritratti indelebili incido
mercanti di parole intrecciate
per caso, errore o fortuna
Suoni lontani nelle miei evasioni
evanescente il mio credo
io contrabbando saggezza immaginaria
la mia via di fuga dal vero
Semplice, sembra quasi lascivo
il mio procedere
perdonami se la mia storia è sbagliata,
è irreversibile!
Chi può dirlo son io l'untore o tu la peste mia?
Voglio danzar sulle orme che ho lasciato fin qua...
S'incendia ogni alba nelle stanze vuote, anonime
solo un abbaglio ed in tasca avrò
risvegli che mai dimenticherò
Intenso il sapore in ogni via
ritratti indelebili incido
mercanti di parole intrecciate
per caso, errore o fortuna
Suoni lontani nelle miei evasioni
evanescente il mio credo
io contrabbando saggezza immaginaria
la mia via di fuga dal vero
5. Respiro Avido
Dentro profonde oscurità
la vera anima
mare di lava attorno
io non mi brucerò
Voglio sentire
voglio vivere più in là
chiedo alla vita troppo
forse la falce risponderà
Sulle ali della morte giuro ti raggiungerò
La paura di cercare no, non mi farà annegare in falsità
Respiro avido
ogni battito ora è
Incontrollabile
Alchimie inspiegabili
Lampi ormai indelebili
Fuoco divampa dentro me
Ignoto labirinto
pensieri vagano
inesplorati varchi
nel buio solcherò
Schiva natura
ti richiama a ciò che sei
è un mistero indisturbato
solo stracci poi restano
Rimanere fermo ad aspettare un segno non mi dà
La certezza di un risveglio nel grigiore cieco della reatà
Esplode l’aria
Precipita
Coscienza d’inutilità
Respiro avido
ogni battito ora è
Incontrollabile
Alchimie inspiegabili
Lampi ormai indelebili
Fuoco divampa dentro me
6. Manifesto Sbiadito
Nastri di pura seta ai polsi
nodi e trepidazione
sotto il tendone volteggia
travolgente mistero
esitazione velata nelle acrobazie
dissonante armonia mi accompagnerà
Tremo ed avvolgo
impercettibile
la surreale incognita
di ogni mio salto mortale
Balzo in cerchi di fuoco
domatori banditi
siamo un’opera buffa di plastiche forme di vita
manifesto sbiadito, un miraggio sfumato
Tremo ed avvolgo
impercettibile
la surreale incognita
di ogni mio salto mortale
Vuote le poltrone, m’inchino alla fugacità…
Tremo ed avvolgo
impercettibile
la surreale incognita
di ogni mio salto mortale
7. Le Voci Della Sera
Sola riposa la meridiana sotto i portici dentro le mura
sono cento i rintocchi del campanile che fa addormentar
a lume di candela rileggo lettere di un lontano ieri
macchie d’inchiostro, carta sbiadita, parole di speranza e nostalgia
L’inizio è solo incrocio di casualità
aspro è il sapore della fine e delle sue rovine
Tra le righe della mia memoria
voglio difendere i vecchi racconti
i sussurri di piccole storie come queste
che sto per raccontar:
nei suoi sogni una donna custodiva il violino
che leggiadra suonava
affamata divorava pane raffermo e la sua dignità
“Nell’amarezza di mani vuote” disse
“L’illusione rende tangibile ogni concreta utopia”
Dormi ma lascia i tuoi sensi desti
sorprenditi e scolpisci il senso di ogni cosa
divora il vuoto con la fantasia
lenta e sottovoce riempirà i tuoi perché…
Tra le botti colme di mosto la fragranza di pioggia leggera
il fienile di mio padre, un rifugio dove riposar
nell’aria intrisa di fatica su nei campi tornava l’energia
dalla collina la sua lanterna nella notte teneva compagnia
Ascolto rapito le fioche voci della sera
cerco nel presente un senso al mio ieri e al mio domani
Dormi ma lascia i tuoi sensi desti
sorprenditi e scolpisci il senso di ogni cosa
divora il vuoto con la fantasia
lenta e sottovoce riempirà i tuoi perché…
8. Nella Mia Fossa
Nella mia testa parole
mai dette o ascoltate
non trovan più spazio tra i bisbigli e le acide urla
Nessun preavviso
pericolo di eclissi della mia identità
il branco mi seduce
Non mi vedi?
Io non ho voce…
Sputo veleno da quaggiù!
Un intruso
un tarlo costante
dalla mia fossa risalirò!
Divento in un colpo solo
poeta visionario
filosofo indiscusso
la folla schernisce od applaude
Forse è un rifugio
il rifiuto di chiedermi che cosa penso davvero?
Vuoi il mio sguardo vuoto!
Non mi vedi?
Io non ho voce…
Sputo veleno da quaggiù!
Un intruso
un tarlo costante
Nella mia fossa!
9. Fuori Sincronia
Una direzione mai
gioco a mosca cieca, soli si va
perenne ricerca, aspettiamo
fingiamo, un po’ alla volta moriamo
solo alla fine riesco
a vedere la mia anima
Normalità
un profumo che m’avvolge
dove sento che
il mio freddo finirà
percezione di un momento
il tempo di capir che mento
come stupire?
non si scopre niente
Affogami di idee
dammi energia
quella che il tempo mi ha portato via
incendia il mio mondo
donami spazio
allarga i confini
avvolgi il mio pianto
fermo
Fuori sincronia
attimi persi, indecisioni inutili
dei mille riflessi colgo
solo le sfumature, infiniti gli errori
affanno di troppe domande
che non vedono fine
Un passo più in là
espulso dal sogno delle mie velleità
mentre io invecchio
fanno rumore tormenti furtivi
dirotto il pensiero nell’essenza che brucia
Affogami di idee
dammi energia
quella che il tempo mi ha portato via
stanco del vuoto
abbandono ogni colpa
resto in attesa dell’ultimo sguardo
perso
Affogami di idee
dammi energia
quella che il tempo mi ha portato via
incendia il mio mondo
donami spazio
allarga i confini
avvolgi il mio pianto
fermo
Tu…
Affogami di idee
dammi energia
quella che il tempo mi ha portato via
stanco del vuoto
abbandono ogni colpa
resto in attesa dell’ultimo sguardo
perso
10. Soffio Di Attimi
Perchè anche quando io non mi sopporto più
tu mi sopporti ancora
soffio di attimi ricordi ed empatie
s’incendiano nel vuoto
corre il mondo ma non passa mai di qua
dove sono tutti quanti
corre in fretta, la vita vola via
dove sono tutti quanti
E quante volte lo dirò
quanto urlerò
m’abbandono io
e quante sbronze passerò
e quante volte urlerò
al vento…
Scorre l’attimo grida in fronte a me
i secondi sono ore
chiuso in trappola giro intorno a te
non fugge via niente
corre il mondo ma non passa mai di qua
dove sono tutti quanti
corre in fretta la vita vola via
dove sono andati tutti
E quante volte lo dirò
quanto urlerò
m’abbandono io
e quante sbronze passerò
e quante volte urlerò
al vento…
Perche’ anche quando io non mi sopporto più
tu non ci sei più…
11. L'ultima Notte
Il sapore del mio sangue amaro scivola
ferito e tremante invoco solo pietà
confuso io
mi chiedo il perché
di questa lunga notte che non vedrà la luce
folle divisa che condanna il mio errore
chiudo la verità nel petto
mentre spengo il mio ultimo sospiro
scavo nella polvere ma è troppo sottile
so che in fondo qualcosa da scoprire c’è
e ancora io chiedo perché
Senza la vergogna i giorni lenti passano
voci che han paura ora non parlano
avvoltoi insabbiano i resti
fumo acceca gli occhi tremano coscienze
Piccola piaga nascosta tra ferite enormi quotidiane
ma credo meriti una cura
Solo un racconto per vedere e non dimenticare
Il mio ultimo sospiro
scavo nella polvere ma è troppo sottile
so che in fondo qualcosa da scoprire c’è
e ancora io chiedo perché
12. Ruggine
Come ingranaggi di antichi orologi
ruotiamo in gabbie ossidate di ferro
un movimento costante permane
ruggine avanza e degrada strutture e teorie
nel mio disordine
ora trafiggono
con prepotenza le impressioni
In controluce
le svolte inspiegabili
forte frastuono
riflessi ed illusioni
al di là del mio specchio
i piani si stravolgono in profondità
Scappare o stare?
sussulto di un secondo e poi via!
Girovagare tra visioni e realtà
nello sconcerto di strani incontri
in apparenza perdo occasioni
ma i sentieri m’ incantano più della cima
non so mai scegliere, forse farnetico
curiosità mi tiene in pugno
In controluce
le svolte inspiegabili
forte frastuono
riflessi ed illusioni
al di là del mio specchio
i piani si stravolgono in profondità
Scappare o stare?
sussulto di un secondo e poi via!
Eco lontana…
13. Tex
[originally by Litfiba]
Sulla strada ci sono solo io
Circondato dal deserto attorno a me
Il silenzio taglia tutta la città
Grande spirito mi chiama dal falò
Oh, ma cosa dici?
La vostra libertà
Oh, che cazzo dici
Noi ce l'avevamo già
Giorno e notte, notte e giorno senza via
La mia gente è come un' aquila senz'ali
Ora tu cavalca, cavalca mio cow-boy
Che sta terra tanto ce la rubi a noi
Ah, che cazzo dici
La vostra libertà
Oh, ma cosa dici?
Noi ce l'avevamo già
Non voglio più amici, voglio solo nemici
Non voglio più amici, voglio solo nemici
Non voglio più amici, basta le vostre bugie
Tu cavalca, cavalca mio cow-boy
Che sta terra tanto ce la fotti a noi!
Ah, che cazzo dici
La vostra libertà
Oh, ma cosa dici?
Noi ce l'avevamo già
Non voglio più amici, voglio solo nemici
Non voglio più amici, voglio solo nemici
Non voglio più amici, basta le vostre bugie
14. Oltre... L'abisso
Fermo…
è solo un fruscìo
Stanco…
inatteso il tuo volto riaffiora
scrivo e ora grido malinconia
bruciando si sopisce piano con me
nello sbiadito attimo
non mi darò mai pace
L’abisso del tuo addio
lento invade e non sazia
sangue e pelle dietro ai silenzi miei
le cicatrici pesano
Riprendo fiato ed assaporo l’aria
la tua voce lontana
come balsamo sul mio pianto
creatura ormai illusoria
soffio su brace spenta
L’abisso del tuo addio
lento invade e non sazia
sangue e pelle dietro ai silenzi miei
le cicatrici pesano
Se siamo schegge d’eternità voglio
un tramonto unico
L’abisso del tuo addio
lento invade e non sazia
sangue e pelle dietro ai silenzi miei
le cicatrici pesano
Thanks to soulburnerwar for sending track #1 lyrics.
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